“Parole per il nostro tempo: educazione & perdono” è il titolo dell’incontro che lunedì 16 maggio alle 20.45 vedrà protagonista, al Teatro FAES di Milano (via Visconti d’Aragona angolo via Amadeo), Gemma Calabresi Milite, autrice del libro “La crepa e la luce” appena pubblicato da Mondadori, in cui descrive con raro acume e sconcertante profondità il faticoso ma rigenerante cammino verso il perdono. La partecipazione è libera, occorre però indossare la mascherina.
A 50 anni esatti dalla morte del marito, il commissario Luigi Calabresi ucciso in un attentato a Milano il 17 maggio 1972, Gemma Calabresi Milite offrirà alla platea la sua testimonianza, straordinaria nella quotidiana normalità, di un continuo percorso verso il perdono: anche quando rimane vedova a 25 anni con 2 figli (uno è oggi il noto giornalista e scrittore Mario Calabresi) e un terzo in arrivo, quando fatica a risollevarsi, quando viene crudelmente offesa, quando deve ricostruire, quando deve proteggere la sua famiglia, quando si risposa.
«Quella de ‘La crepa e la luce’ – commenta Giovanni De Marchi, presidente di Scuole FAES Milano – è una lettura al termine della quale non è che ci si senta più buoni: si capisce che si può davvero essere migliori. Sempre. E non è poco».