Sabato 29 ottobre a Palazzo Marino (dalle 9.30 alle 12:30), saranno presentati i progetti del Laboratorio di Lettura e Scrittura Creativa nella Casa di reclusione di Milano-Opera:
• Mura Trasparenti
• Calendario poetico 2017
• Antologie “Attraversando muri di silenzio” e “Ti darò un vento gentile” pubblicate da La Vita Felice
Interverranno:
– Anna Scavuzzo- Vicesindaco Comune di Milano
– Alessandra Naldi – Garante dei diritti delle persone private della libertà
– Anita Pirovano- Presidente Sottocommissione Carceri
– Giacinto Siciliano – Direttore Casa di Reclusione di Milano-Opera
– Silvana Ceruti – Responsabile del Laboratorio di Scrittura Creativa
– Alberto Figliolia – Giornalista, poeta – Coadiutore del Laboratorio
– Alessandro Giungi – Avvocato
– Carlo Lazzati – Progetto Mura Trasparenti
– Margherita Lazzati – Fotografa
– Gerardo Mastrullo – Editore
– Mario Toffoli e Antonio Ricci – Accompagnamento musicale
Laboratorio di Lettura e Scrittura Creativa
Il Laboratorio è stato fondato oltre venti anni fa da Silvana Ceruti che continua ad animarlo con Alberto Figliolia – a livello di volontariato. Insieme a loro altri fedeli amici-collaboratori e occasionali ospiti offrono alle persone detenute che frequentano il Laboratorio un contributo di amicizia e di cultura.
Il fine fondamentale di questo Laboratorio è infatti “fare un pezzo di strada insieme” tra persone “dentro” e persone “fuori”, scoprire sentimenti propri e altrui e linguaggi per esprimerli.
Ad oggi sono stati pubblicati dall’amico Gerardo Mastrullo varie antologie di poesie, un libro di preghiere, alcune sillogi personali, una quindicina di calendari con poesie e immagini. Da cinque anni le fotografie sono donate da Margherita Lazzati.
Il Laboratorio è oggi anche Associazione culturale senza scopo di lucro. Soci onarari: Simonetta Agnello Hornby, George Hornby, Vito Mancuso, Umberto Veronesi.
Progetto Mura Trasparenti
Dopo un lungo periodo di gestazione, alla fine di ottobre dello scorso anno ha preso vita il progetto Mura Trasparenti. I primi due maxi-poster con le poesie di due autori del Laboratorio sono stati affissi in via G.B. Vico, di fronte alle mura del carcere di San Vittore. Nei mesi successivi centinaia di altri poster con altri componimenti dei poeti detenuti a Opera sono stati esposti per tutta la città negli spazi pubblicitari del Comune di Milano. L’iniziativa è stata resa possibile grazie al concreto contributo dell’Amministrazione cittadina, in particolare della Presidenza della Sottocommissione Carceri. Attualmente il progetto prosegue: nuovi poster con nuove poesie verranno affissi di frone a San Vittore e per tutta Milano per offrire ai cittadini una possibilità di scoprire quale umanità abita al di là delle mura delle carceri.
Antologie
Le nuove antologie con testi dei partecipanti al Laboratorio di Lettura e Scrittura creativa nel Carcere di Milano-Opera pubblicate nel 2016:
“Attraversando muri di silenzio”- Poesie dal carcere sul carcere
Ho letto le poesie con grande piacere e molta commozione, ammirando la vena espressiva di tutti i venticinque autori che si avvicinano alla poesia e con cui esprimono con quanta fatica debbano accettare le regole della cattività…
La vera ossessione di queste poesie è il tempo. Il tempo che non passa mai, il tempo che cancella i ricordi, il tempo che concede anche di sognare, nel sonno o ad occhi aperti.
Le centotrenta poesie raccolte in questa antologia sono di qualità e il libro ha una funzione etico-civica. Andrebbe divulgato nelle scuole.
Dalla prefazione di Umberto Veronesi.
Calendario Poetico 2017
Il Calendario Poetico 2017 è dedicato alla bicicletta. Per il quinto anno consecutivo le fotografie sono donate da Margherita Lazzati (www.margheritalazzati.it). A ruota libera è l’emblematico titolo del Calendario poetico-fotografico 2017 del Laboratorio di scrittura creativa della Casa di reclusione di Milano-Opera. A ruota libera esprimi pensieri, emozioni e desideri se li ascoltano orecchie amiche e cuori attenti: così nascono le poesie di questo Calendario, sollecitate dalle belle fotografie di Margherita Lazzati, scritte in momenti di Laboratorio o nella solitudine della cella, ma sempre lette, condivise, offerte ai compagni. Ogni poesia in esso contenuta è un frammento di vita, una fantasia felice, recupero di normalità rispetto alla dura condizione psicofisica ed esistenziale cui la prigione costringe – non ci sono biciclette in un carcere, così come sovente non vi sono spazi sufficienti per esercitare la giusta dose di attività fisica – un sogno che si rimaterializza, l’universo dei ricordi rimesso in moto nonostante la tremenda, talora incomprensibile, stasi che quasi sempre la privazione della libertà comporta e rappresenta.
La bici è una poesia scritta sulle strade. Quando Alfredo Martini compì 80 anni gli dissi: “Quali sono le prime due parole che ti vengono in mente se io dico bici?”. E lui rispose in un attimo: “Libertà e speranza”. Aveva capito tutto, gli sia lieve la terra. E lieve sia la pedalata di chi esce dal gruppo. “Mentre pedali, hai tutto il tempo di pensare” aveva aggiunto Martini. Vero, non ci avevo mai fatto caso, prima. È nel suo mescolare il lavoro, il gioco, lo svago e il tempo di pensare che la bici è abitabile come una poesia di Cadou.
Dalla prefazione di Gianni Mura