Categoria: Media – Anno 2009
Di Gesù Bambini non ce n’è mai abbastanza
Il ruolo fondamentale dei genitori nella formazione alla santità dei loro figli
Educare alla vita buona del Vangelo
Prendendo spunto dalla parabola del seminatore il cardinal Tettamanzi accenna ai gravi problemi delle famiglie oggi. Realtà che ha conosciuto in prima persona visitando i vari Decanati della Diocesi, dove ha intercettato una serie di «terreni pietrosi». La prevenzione però è ancora possibile, ci dice. Gli oratori, in questo senso, rappresentano un ottimo antidoto contro l'accumularsi di pietre, che sotterrano i sogni giovanili
Famiglia, scuola e oratorio, “arca di Noè” per i disagi giovanili
Kidfluence,�l'immagine prima di tutto, emozioni folli e forti...�È sempre più difficile�offrire dei modelli educativi validi ai nostri ragazzi, vittime di sempre nuove dipendenze.�«Occorrono�maestri capaci di insegnare e testimoniare», dice don Vittorio, esperto di educazione, citando il salesiano don Mion, e soprattutto occorre investire sulle relazioni, come antidoto all'isolamento affettivo -
L’oratorio è una pedina importante nell’educazione dei nostri adolescenti
Ragazzi che crescono sempre più velocemente, circondati da una miriade di stimoli, occasioni di divertimento e benessere, eppure sempre più scontenti e annoiati. Per rispondere alle nuove esigenze degli adolescenti, occorrono non una o due ma "tre" braccia aperte: pazienza, speranza, spirito di iniziativa
Non lasciamoli soli sulle vie del crescere
Sempre più barricati dietro i propri interessi e individualismi; ciechi davanti a ciò che ci sta vicino. I genitori chiedono risposte concrete: come vincere le sfide educative oggi? Riscoprendo la "rete", il "villaggio e puntando sulla famiglia, istituzione sempre solida, e sulle scuole materne parrocchiali per insegnare fin da piccoli la gioia dell'amore educativo. -
Ripensare e rilanciare gli oratori, come ponti tra la chiesa e la strada
Sempre più ragazzi "crescono" da soli, rischiando l'abbandono affettivo che spesso�si traduce in abbandono educativo. Di qui l'appello agli adulti a una maggiore responsabilità e l'invito a rilanciare l'oratorio inteso come vera e propria "scuola di vita"�
“Educare alla vita buona del Vangelo”
Così la Conferenza Episcopale Italiana titola i suoi orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020. Sono pagine pensate, dedicate all'arte delicata e sublime dell'educare, che non ha avuto grande risonanza sui giornali nazionali, ma che deve averla nella nostra Chiesa, per continuare e ravvivare una tradizione che l'ha resa nel tempo, "madre e maestra" d'innumerevoli generazioni di giovani
Quando l’amore sconfigge la morte
Etty Hillesum, in campo di concentramento ad Auschwitz, meditando sulla morte così scriveva: «È l'amore, umano e divino, che sconfigge la morte a dispetto delle nazioni, delle generazioni e di tutto l'orrore del nostro tempo� Alla morte è stato dato potere su tutto quanto è finito... ma alla morte non è concesso alcun potere sull'amore. L'amore è più forte». Ci voleva del coraggio ma anche una eredità di memorie, che l'hanno preparata a questo. Non si improvvisa nulla nella vita
La violenza come fatto quotidiano. E nessuno si stupisce più
Non c'è solo la violenza fisica a spaventare la gente, esiste anche la violenza della TV, dalla quale non è esente neppure il servizio pubblico, che dovrebbe salvaguardare alcune regole etiche
La deriva del senso morale
Educare la coscienza è un compito fondamentale, essenziale, che non si può assolutamente trascurare. Inizia in famiglia, fin dall'infanzia e continua nelle varie tappe del crescere. La riflessione di don Vittorio Cvhiari prende spunto da un fatto di cronaca che ha scioccato l'opinione pubblica, la tragica morte di Sarah
La casa sia un luogo accogliente: più della struttura contano gli affetti
Se papà e mamma si vogliono bene, non interessa se i locali sono stretti, i mobili d'altri tempi o comprati all'Ikea piuttosto che in uno dei tanti mobilifici della Brianza. Allora si va e si torna volentieri dall'Oratorio o da scuola, perché ci si sente attesi in una casa, che profuma dei sapori della cucina e dell'incanto di papà e mamma, che mettono i figli al centro dei loro affetti, dei loro pensieri
Gli Oratori come la «locanda del Samaritano»
Questa definizione sa di Vangelo, ha il respiro della parabola che, insieme a quella del figliol prodigo, definisce la vita cristiana. Cerfaux, grande conoscitore della Bibbia, aveva affermato - e non mi sembra una esagerazione la sua - che tutta la vita cristiana è nata da questa parabola, che il cardinale Dionigi ci mette dinanzi per dare linfa nuova ai nostri ambienti oratoriani
All’Oratorio i ragazzi e i giovani incontrano un’anima
È partita l'attività in Oratorio! La formula tiene ancora. Lo dicono i preti e i laici che vi lavorano. Le famiglie che lo ritengono uno spazio educativo alternativo a tante proposte, forse più seducenti, ma che non vanno al cuore delle domande dei giovani. Tiene ma va aggiornato, forse ricreato negli orari, nelle proposte formative di tempo libero
Il Cardinale indica l’esempio: La santità educativa di S. Carlo
Non possiamo accettare tranquillamente che si allarghi ogni giorno il divario tra chi ha e chi non ha, tra i "salvati" e i sommersi, tra il centro e le periferie.
Lettera all’inizio dell’anno ai don, alle famiglie, agli educatori
Serve�la Sapienza di Dio per liberare i giovani dalle dipendenze, che li allontanano dalla famiglia, dalla scuola, dalla Chiesa: fumo, doping, alcol, gioco d'azzardo, bullismo
Gli incubi dei volti di chi soffre e lo stile di giovani che vivono la carità
Chiesa e famiglia devono insegnare l'amore per il prossimo: non ci si pente mai di avere educato i figli alla generosità
Estate in oratorio: la tentazione di pensare solo a chi aderisce
Più di un "don" denuncia l'età più giovane degli animatori e la disaffezione dei ragazzi della scuola media
Genitori Terra promessa oppure ostacolo alla crescita?
Famiglie in cerca di alibi per giustificare innanzitutto se stesse: il proprio fallimento genitoriale
Giovani in vacanza: oratori estivi e terre povere di missione
Andare in terra di missione aiuta i giovani a maturare, a capire quali sono le cose importanti della vita, li rende meno superficiali, li fa riflettere su Dio e sul Vangelo, fa scoprire il sogno che Dio ha su di loro
La mia gioia di essere prete!
Ha detto un giorno il santo curato d'Ars che chi passa accanto a un Santo è come se passasse accanto a Dio. Mi sono chiesto se nella mia vita mi è capitato di frequentare qualche santo. Credo di essere davvero fortunato, perché Dio l'ho incontrato in alcuni sacerdoti, che hanno segnato la mia vita