Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo

«Le sue lezioni? limpide e rigorose»

L'amicizia del Patriarca di Venezia con il card. Dionigi Tettamanzi parte dai banchi di scuola del seminario, ascoltando da seminarista le sue lezioni “limpide e chiare”, e si consolida a Roma dove entrambi hanno avuto modo di lavorare fianco a fianco sui temi dell'uomo-donna, del matrimonio, della famiglia.

Angelo Scola Patriarca di Venezia

«Uno studioso attento alla vita pastorale»

«Ho avuto la fortuna di seguire da vicino il card. Dionigi Tettamanzi e il suo stile di vita fin dal lontano 1959, quando lui di ritorno da Roma con una laurea in teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana e io, prete novello, ci siamo trovati giovani professori per gli alunni della scuola media nel Seminario arcivescovile di Masnago». Partono da qui i ricordi di mons. Gervasio Gestori, amico e collega di don Dionigi in seminario e poi suo collaboratore alla Cei.

Gervasio Gestori Vescovo di San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto

Divagazioni “musicali”

Il ricordo del giovane seminarista Dionigi da parte dell'amico e compagno di studi, don Gianrcarlo Boretti, corre proprio sulle righe del pentagramma: entrambi, dalla fine degli anni '40 al 1957, hanno fatto musica insieme prima a San Pietro martire, poi a Venegono.

Giancarlo Boretti Canonico del Capitolo del Duomo di Milano

Il sorriso e la gioia
di una vita dedicata a Dio

La mostra sviluppa attraverso i venti pannelli, due percorsi paralleli. Il tema della gioia si presenta come filo conduttore di molti scritti del cardinale; il sorriso, invece, è raccontato in un percorso fotografico che evidenzia l’entusiasmo del pastore tra la sua gente. La serie è introdotta da un pannello che offre una spiegazione dello stemma episcopale del Cardinale.

Roberto Rossi

Un Sì quotidiano tra comunione e missione

Ogni chiamata cristiana si situa all’interno di un profondo dialogo tra l’amore del Signore e la libertà di scelta dell’uomo. Così è stata quella del nostro arcivescovo, Dionigi Tettamanzi, ordinato sacerdote dal cardinale Montini il 28 giugno 1957.

Peppino Maffi Rettore del Seminario di Milano

Il “ritorno” da docente (1959-1987)

Nell’omelia pronunciata a Venegono durante la tradizionale “Festa dei fiori”, in cui si festeggiano le ricorrenze delle ordinazioni sacerdotali, il cardinale Dionigi Tettamanzi, che era tra i festeggiati, ha ricordato - in alcuni passaggi - i suoi anni in Seminario: prima da chierico e poi da docente. Due anni dopo l'ordinazione don Dionigi torna in seminario come docente.

Dionigi Tettamanzi

Dalla teologia al sacerdozio (1953-1957)

Nell’omelia pronunciata a Venegono durante la tradizionale “Festa dei fiori”, in cui si festeggiano le ricorrenze delle ordinazioni sacerdotali, il cardinale Dionigi Tettamanzi, che era tra i festeggiati, ha ricordato - in alcuni passaggi - i suoi anni in Seminario: prima da chierico e poi da docente. Qui parla del passaggio in teologia.

Dionigi Tettamanzi

In ginnasio a San Pietro Martire (1945-1950)

Nell’omelia pronunciata a Venegono durante la tradizionale “Festa dei fiori”, in cui si festeggiano le ricorrenze delle ordinazioni sacerdotali, il cardinale Dionigi Tettamanzi, che era tra i festeggiati, ha ricordato - in alcuni passaggi - i suoi anni in Seminario: prima da chierico e poi da docente. Qui parla dell'ingresso in seminario.

Dionigi Tettamanzi

Prete da 50 anni

«Nella Basilica di Nazaret, prima tappa del pellegrinaggio diocesano che si è tenuto in Terra Santa nello scorso mese di marzo, ho introdotto l’Eucaristia con la quale si dava avvio alle celebrazioni per il cinquantesimo del card. Tettamanzi, rievocando un passaggio dall’omelia tenuta dall’Arcivescovo Montini il 28 giugno 1957. Era il giorno dell’ordinazione di “don Dionigi”». Da Nazaret e dall'omelia dell'Arcivescovo Montini parte la riflessione del Vicario generale, mons. Carlo Redaelli

Carlo Redaelli Vescovo ausilaire e Vicario generale della diocesi di Milano

Vicini a chi soffre in 28 centri specializzati

Continua ad occuparsi di ragazzi con handicap, ma anche di pazienti di ogni età con interventi riabilitativi; di anziani non autosufficienti, malati terminali e in stato vegetativo persistente

di Carlo ROSSI

La santità del prete dei “mutilatini”

Don Carlo Gnocchi è nato a S. Colombano al Lambro il 25 ottobre 1902, il processo era stato aperto dal cardinal Martini nel 1986 e nei prossimi mesi sarà beatificato

di Carlo ROSSI

Finalmente beato

“Altri potrà servirli meglio ch'io non abbia saputo o potuto fare; nessuno, forse, amarli più ch'io non abbia fatto”.(Dal testamento spirituale di don Carlo Gnocchi)

Difendiamo dall’Aids
le donne africane e i loro bimbi

Nell’ospedale di Chirundu in Zambia sono più di 2 mila le persone affette da Hiv che ora si stanno curando. I bambini sieropositivi sono 300 ma, grazie alle terapie somministrate alle mamme, su 145 nati lo scorso anno soltanto 9 sono risultati malati.

di Luisa Bove

La brochure del Premio

E' possibile consultare e/o scaricare la presentazione in formato .pdf del Premio “Il miglior progetto evangelico”

Terza edizione del Premio Combi

Anche quest'anno il premio intende individuare e valorizzare idee e iniziative di giovani che, ispirandosi ai valori evangelici, offrano reali e innovativi contributi alla vita della società. Possono concorrere all’assegnazione del premio tutti i giovani studenti, residenti in Italia, nati tra il 01/01/1984 e il 30/06/1994,che presenteranno un progetto, predisposto secondo il regolamento, dall’8 marzo 2012 all’8 luglio 2012

La Quaresima ambrosiana

La grande Festa dei Presepi

Domenica 22 gennaio si è svolta la premiazione dei Concorsi per la Diocesi e per la città di Milano

Celebrati in Duomo i 90 anni dell’Unitalsi

Erano in migliaia i fedeli che questa mattina hanno partecipato alla celebrazione, presieduta dal cardinale Scola, in onore del 90° anniversario dell’Unitalsi Lombarda. In Cattedrale anche le reliquie di Santa Bernadette

di Simona BRAMBILLA

L’Arcivescovo: «Entrare per ascoltare»

Il cardinale Scola ha chiesto di entrare nelle gioie, nelle fatiche e nelle speranze, nei problemi e nelle attese degli uomini e delle donne che lavorano e soffrono, si vogliono bene e si spendono per il loro prossimo

di Giuseppe GRAMPA

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