Gli organismi centrali operano nei diversi ambiti pastorali e sociali talvolta anche in maniera diretta gestendo proprie attività ed opere oppure sostenendo progetti di numerose altre realtà, sia locali che extra diocesane, distribuendo fondi e contributi.
Le somme destinate a livello centrale, e qui documentate distinte per ambiti di intervento pastorale e/o assistenza, non sono la totalità di quelle messe in campo dalle realtà che agiscono direttamente sul territorio, ma le integrano; in questo senso rappresentano una sorta di “leva” che permette di moltiplicare le risorse che vengono complessivamente riversate sul territorio a beneficio della collettività.
Per completezza di informazione, ai fini della seguente riclassificazione delle somme destinate come contributi diretti, si è ritenuto di contabilizzare anche le erogazioni effettuate dalla Fondazione Lambriana per attività religiose e caritative, ente che seppur esterno al perimetro degli organismi centrali fin qui descritto, svolge la propria attività istituzionale erogativa in stretta sinergia e complementarietà con le finalità diocesane.
Per le parrocchie
Arcidiocesi di Milano
317 parrocchie hanno ricevuto dalla Curia la restituzione delle somme dei Legati Pii per intenzioni Ss. Messe, per € 249.225 fondati nell’anno 1996 giunti a scadenza.
€ 184.981 sono stati erogati alle parrocchie per le Messe da celebrare con i redditi provenienti dai Legati Pii in corso.
290 Parrocchie hanno ricevuto nel febbraio 2022 un ulteriore aiuto economico straordinario stanziato dalla CEI per fronteggiare l’emergenza COVID al quale sono stati aggiunti fondi diocesani per un totale distribuito di € 2.850.000 così suddivisi:
20 Parrocchie hanno ricevuto dalla Curia un totale di € 777.931 stanziati dalla CEI per
– 10 lavori di restauro chiese
– 2 restauri campanili
– 2 organi a canne
– 2 opere artistiche
– 1 costruzione nuovo oratorio
– 3 impianti di sicurezza edifici di culto
zona 1
erogazioni fatte a 60 parrocchie
zona 2
erogazioni fatte a 56 parrocchie
zona 3
erogazioni fatte a 36 parrocchie
zona 4
erogazioni fatte a 35 parrocchie
zona 5
erogazioni fatte a 36 parrocchie
zona 6
erogazioni fatte a 40 parrocchie
zona 7
erogazioni fatte a 27 parrocchie
Per la carità
Arcidiocesi di Milano
€ 940.000 contributi distribuiti da fondi 8xmille destinati alla carità così suddivisi:
€ 550.000
Per opere caritative parrocchiali nei seguenti ambiti:
– Famiglie particolarmente disagiate – tot. Parrocchie nr. 52
– Categorie economicamente fragili (precari, disoccupati, giovani in cerca lavoro) – tot. Parrocchie nr. 10
– Anziani – tot. Parrocchie nr. 1
– Persone senza fissa dimora – tot. Parrocchie nr. 2
– Prevenzione della deviazione adolescenziale e della prostituzione – tot. Parrocchie nr. 5
– Immigrati, rifugiati e richiedenti asilo – tot. Parrocchie nr. 6
– Vittime di dipendenze patologiche – tot. Parrocchie nr. 1
– Minori abbandonati – tot. Parrocchie nr. 1
€ 130.000 alla Fondazione San Carlo Onlus (progetti di inserimento abitativo rivolti a persone e famiglie in condizioni di particolare fragilità sociale e progetti di formazione, orientamento ed accompagnamento al lavoro)
€ 100.000 alla Fondazione Casa della Carità Abriani Onlus(per la cura di bambini, anziani, famiglie, migranti e rifugiati, persone senza dimora, con problemi di salute mentale, con disabilità, donne e uomini di ogni età, paese)
€ 90.000 alla Fondazione San Bernardino Onlus (con lo scopo di assistere e sostenere chiunque versi in stato di bisogno, in particolare nelle situazioni di indebitamento, per prevenire il ricorso all’usura)
€ 70.000 alla Parrocchia Santo Stefano Maggiore (Milano) per l’assistenza ai migranti
Caritas Ambrosiana
3.000 volontari stimati sul territorio per le attività nelle caritas parrocchiali e nei 395 centri di ascolto
€ 13.201.642 – Totale speso progetti assistenza in Diocesi. In particolare il settore Aree di Bisogno si compone di 15 aree: AIDS, Anziani, Carcere, Casa, Dipendenze, Disabili, Famiglia, Grave Emarginazione, Lavoro, Minori, Politiche Sociali, Rom e Sinti, Salute Mentale, Stranieri, Tratta e Prostituzione e Maltrattamento Donne.
Ogni area si prepone l’obiettivo di favorire la testimonianza della carità nel proprio specifico ambito, studiando, approfondendo e elaborando attività e opere segno. Il settore contribuisce anche alla gestione di attività, sportelli e servizi, principalmente in collaborazione con le cooperative del Consorzio Farsi Prossimo. Le Aree lavorano poi con il territorio, i centri di ascolto, i volontari, contribuendo alla formazione di reti e promuovendo momenti di incontro e dialogo alla ricerca di percorsi condivisi
– 9.850 persone incontrate/ascoltate (tra utenti, famigliari ed operatori) dalle aree di bisogno
– 2.253 persone accolte/incontrate dai servizi Caritas. Servizi erogati: 21.843 pernottamenti/accessi diurni, 4.520 servizi alla persona (docce, parrucchiere, lavanderia…), 25 inserimenti lavorativi, 439 orientamenti e accompagnamento al lavoro, 234 accompagnamenti socio sanitari, 2.275 consulenze legali, 488 sostegni economici
Per l’area povertà alimentare:
– 10.913 persone hanno beneficiato dell’attività degli EMPORI E DELLA MENSE (tra cui il REFETTORIO AMBROSIANO)
– 7.192 persone hanno beneficiato dell’attività delle BOTTEGHE DELLA SOLIDARIETA’
– 1.339,4 tonnellate alimentari distribuite
€ 1.164.686 totale speso per Progetti di emergenza di cui: 54,3% nazionali (€ 632.355) e 45,7% internazionali (€ 532.331) in Afghanistan, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Croazia, Etiopia, Kenya, Haiti)
€ 848.174 totale speso per Progetti internazionali che spesso nascono come interventi post emergenze dove Caritas Ambrosiana viene coinvolta dalle Diocesi colpite in un processo di accompagnamento e di scambio. Ed è proprio all’interno di questi partenariati che possono prendere vita oltre che esperienze di volontariato per i giovani anche progetti di riabilitazione post-emergenza e di sviluppo. Questa tipologia di interventi ha richiesto un investimento di 768.000 euro a cui si sono aggiunti circa 55.000 euro per le cosiddette microrealizzazioni, ovvero piccoli progetti con obiettivi limitati, ma di effetto immediato per lo sviluppo di una comunità.
– rispetto agli ambiti di spesa i partner hanno chiesto prevalentemente progetti di costruzione (38,9%); significativa la quota per progetti di istruzione e formazione (20,7%) così come quella per progetti sociali (15,8%) e con un residuo frammentato in diversi ambiti, dall’economia solidale alla pace a progetti pastorali, agricoli e sanitari
– leggendo i dati dei progetti per destinatari, nel 2021 più del 38% degli interventi è andato a favore dei rifugiati, con quote significative anche per minori (18,8%) e giovani (14,1%), disabili, donne e altro.
Per le missioni
Arcidiocesi di Milano
22 sacerdoti, 2 famiglie e una laica inviati con mandato missionario fidei donum in 13 Diocesi sorelle in 10 Nazioni (Albania, Argentina, Brasile, Camerun, Colombia, Cuba, Messico, Niger, Perù, Turchia).
Essi sono segno dello spirito missionario della nostra chiesa e al termine del loro mandato tornano in Diocesi portando il loro bagaglio di esperienze. Il loro invio diventa anche occasione di scambio con le chiese sorelle.
€ 208.276 spesi per sostenere l’invio dei missionari fidei donum: ogni presenza missionaria comporta sempre un impegno anche di risorse economiche a cui l’Arcidiocesi di Milano, attraverso l’Ufficio Missionario, deve provvedere per curare la formazione che precede la partenza, per il sostegno nel periodo di permanenza in terra di missione, per promuovere iniziative di evangelizzazione e di solidarietà.
74 presbiteri non italiani (provenienti da 20 Paesi diversi) accolti in Diocesi di Milano (48 per motivi di studio, 15 per motivi pastorali, 11 per servizio pastorale alle comunità etniche). Oltre ai contributi previsti dalla Convenzione CEI, l’Arcidiocesi di Milano attraverso l’Ufficio per la Pastorale Missionaria si fa carico di tutte le spese relative all’accoglienza nei primi mesi dall’arrivo dei sacerdoti e dei corsi di lingua italiana.
€ 280.000 erogati come contributo per il sostegno dell’ospedale missionario «Mtendere Mission Hospital» L’Ospedale, che serve una popolazione di più di 72.000 abitanti, si trova a Chirundu, nella provincia meridionale dello Zambia, a circa 150 km dalla capitale Lusaka, e funge da centro di riferimento anche per altri distretti (elevando di fatto in modo considerevole il bacino di utenza dell’Ospedale).
– Accessi ambulatoriali: 36.553
– Ricoveri totali: 7.975
– Ricoveri in reparto maternità e ginecologia: 2.741 con 1.740 parti
– Ricoveri in medicina generale: 2.201 con alto tasso di malattie croniche
– Ricoveri in chirurgia: 929 con 518 operazioni chirurgiche
– Ricoveri in pediatria: 2.104 con alto tasso di complicanze
44 richieste di intenzioni S. Messe provenienti dai Vescovi delle Diocesi dei paesi in via di sviluppo sono state finanziate e rappresentano una modalità di aiuto indirizzata al sostentamento dei sacerdoti delle giovani chiese del Sud del mondo.
€ 362.068 le offerte missionarie trasmesse alle Pontificie Opere Missionarie
Per l’educazione e la formazione cristiana
Arcidiocesi di Milano
– 89 famiglie di alunni di 39 scuole dell’infanzia parrocchiali sostenuti nel pagamento delle rette di frequenza
– 6 biblioteche e 2 archivi storici sostenuti con contributi pari ad € 115.889 (da fondi CEI 8xmille)
– € 9.945 contributi raccolti per l’Università Cattolica
– € 5.587 contributi all’Azione Cattolica
– € 13.133 contributi al PIAMS (Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra)
FOM
103 parrocchie della città di Milano sostenute per le attività oratoriane estive (€ 294.595 provenienti dal Comune di Milano)
Per la formazione del clero e l’assistenza dei sacerdoti anziani
Fondazione Opera aiuto fraterno
327 interventi nell’ambito socio sanitario a favore dei sacerdoti che ne hanno fatto richiesta comprendenti:
– Ricoveri ospedalieri, attivazioni di assistenze infermieristiche al domicilio, ricerca di personale per proseguimenti riabilitativi in Strutture e al proprio domicilio. Richieste di visite specialistiche presso ambulatori, Case di Cura , e strutture private. Richieste di esami strumentali di alta diagnostica. Richieste di ricoveri per problematiche legate a varie neoplasie, in particolare queste ultime sono state affrontate attivando la Polizza Sanitaria delle Generali per un rapido iter di risoluzione dati i tempi di attesa nelle strutture pubbliche. L’attivazione di questi interventi esige una interazione tra luogo di ricovero o di cura o semplice appuntamento tra il sacerdote e la struttura ove eseguirà tali prestazioni, l’OAF in certo senso fa da tramite tra l’anziano prete e l’Ente che eroga il servizio.
65 interventi nell’ambito socio assistenziale per:
– necessità soprattutto domiciliari comprendenti: Ricerca e selezione di personale domestico, 24 su 24, part time, a ore , tramite, Cooperative, Centri di ascolto e Patronato Acli . Gestione dei rapporti di lavoro relativi al servizio, consulenze circa il CCNL lavoro domestico, rese al sacerdote, che come datore di lavoro, ha assunto in regola colf e/o badante.
– L’OAF ha predisposto pratiche e procedure per la domanda di ricorso all’Amministratore di Sostegno. Informazioni sulla stesura testamentaria delle proprie volontà, secondo le disposizioni dell’Ufficio Avvocatura.
– L’OAF ha ricevuto le pratiche dei sacerdoti che chiedono il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento e/o invalidità che trasmette all’IDSC di Milano per la prassi consueta, ai fini del conferimento.
– è diventato necessario ricorrere alla ricerca di RSA e/o Residenze per le gravi patologie legate all’età avanzata, e alle malattie degenerative, per il fatto che l’ambiente domiciliare non era più consono ad affrontare lo stato di malattia.
– Al di là del numero apparentemente esiguo di sacerdoti, c’è da sottolineare, in particolare per i rapporti di lavoro domestico, la laboriosità di provvedere alla gestione del rapporto, tra sacerdote anziano e badante o colf, per la trasmissione dei dati al Saf Acli circa ferie, permessi, malattie ecc.