Oltre il secolarismo e il pensiero debole, alla riscoperta di Dio Padre-Madre di tutti, in un atteggiamento di fiduciosa ricerca: questo l’appello dell’Arcivescovo nella nuova lettera pastorale. Appello a una dimensione di fede autentica, che sappia vedere nella Bibbia ebraica "il primo specchio in cui imparare a riconoscere il vero volto di Dio Padre", che si scopra in sintonia di intenti con tutti coloro che sono in ricerca (senza "proselitismo" e senza "relativismo") e sappia accogliere con benevolenza coloro che hanno smesso di cercare, o non hanno mai iniziato. Un richiamo forte a un ritorno al Padre che non può essere compiuto, infine, senza i poveri, gli emarginati, gli ultimi, poiché "la grandezza di una civiltà si misura anche dalla sua capacità di accoglienza e di condivisione delle proprie risorse con chi ne avesse bisogno".