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QUALE BELLEZZA SALVERA’ IL MONDO? Anno pastorale 1999-2000

31 Marzo 2003

Quale bellezza salverà il mondo? Il giorno 8 settembre 1999, in occasione della festa della Natività della Beata Vergine Maria, il Vescovo ha presentato in Duomo alla diocesi la nuova lettera pastorale.
Nel corso del tradizionale incontro d’inizio dell’anno pastorale con i Decani, il Card. Martini ha consegnato loro la lettera pronunciando queste parole «Quale bellezza salverà il mondo?»
Ecco ora il testo dell’omelia del pontificale dell’8 settembre 1999
Triuggio, 30 agosto 1999
«Carissimi, consegnandovi la Lettera Pastorale dell’Arcivescovo desidero salutare ufficialmente tutti voi dopo il periodo delle ferie estive e all’inizio del nuovo anno (…). Nel mio cuore ci sono dei propositi per vivere il nuovo anno, e credo che ci siano anche nel vostro: prego il Signore che ci faccia incontrare sempre sulle vie della pace e della comprensione reciproca per svolgere bene il servizio che ci ha affidato. L’Arcivescovo ha espresso ai Decani qualche osservazione su quale uso della lettera si attende: ritengo che possa valere anche per noi. Quale uso della lettera mi attendo? Vi sarete accorti che il cammino da me percorso per elaborarla e scriverla è stato faticoso, e però ho cercato di tenere sempre al centro il mistero da contemplare. E’ il cammino che ciascuno è invitato a ripetere, pur se non è facile può essere abbastanza configurato nelle sue tappe attraverso la schematicità della presentazione dell’icona. Non è dunque una lettera di indicazioni pratiche, ma una lettera da contemplare. Mi attendo che sia utile per la lettura personale e la meditazione. In questo senso potrà aiutare a mettere insieme i diversi elementi sparsi nell’anno del Giubileo di fronte al mistero fondamentale della Trinità rivelata in Gesù Cristo e nel mistero pasquale. Potrebbe essere utilizzata anche per ritiri ai Consigli pastorali e servire da riferimento per Esercizi spirituali e per la predicazione. Ancora potrebbe servire per le catechesi della prossima Quaresima. E’ quindi una lettera da sorbire pacatamente, da centellinare quasi a poco a poco, perché molto densa. Vorrei terminare richiamando alcune parole pronunciate dal grande scrittore russo Solgenilsin in un recente discorso tenuto a Stoccolma: «Il mondo moderno, essendosela presa contro il grande albero dell’essere, ha spezzato il ramo del vero e il ramo della bontà. Solo rimane il ramo della bellezza, ed è questo ramo che ora dovrà assumere tutta la forza della linfa e del tronco». E’ un tentativo di interpretare la crisi del nostro tempo, dicendo che là dove verità e giustizia non sembrano più reggere, forse l’appello della bellezza può aiutare a ripensare questo insieme di verità, bontà e giustizia che appartiene appunto alla pienezza del mistero trascendente rivelato. L’augurio è che la lettera pastorale aiuti a compiere tale cammino e l’affido con fiducia alla vostra riflessione».