Questa, è la più famosa e citata lettera pastorale del cardinal Martini.
Il senso del documento sta tutto nel sottotitolo "per un incontro tra chiesa e mass media".
A partire da un indovinato e vivace dialogo con il televisore, l’Arcivescovo traccia i criteri di una comunicazione che sia rispettosa della realtà e dell’uomo e che, proprio per questo, è in grado di diventare "lembo del mantello", ovvero strumento di educazione e di crescita. Una lettera rivolta anche provocatoriamente ai professionisti della comunicazione cui il cardinal Martini avanza richieste precise in ordine alla libertà, alla dignità e all’etica professionale. Quasi un saggio, estremamente documentato, su un mondo, come quello dei mass-media che troppe volte era stato considerato estraneo agli interessi e all’azione pastorale della Chiesa. Del tutto indicativa dell’atteggiamento del Cardinale in questa lettera è la preghiera conclusiva, nella quale viene parafrasato il Cantico delle creature di San Francesco parlando di fratello televisore, sorella radio e fratello giornale.