Milziade, di origine africana, fu eletto papa alla morte di Eusebio, nel 310. Sappiamo che il suo pontificato fu breve perché, nel 314, le opere da lui fervidamente iniziate vennero proseguite da papa Silvestro. Milziade si trovò a governare la Chiesa nello straordinario periodo di passaggio tra l’età delle persecuzioni e quella della pace costantiniana e approfittò di questa mutata situazione politica per riorganizzare energicamente la Chiesa.
Costantino di ritorno, vittorioso, dalla battaglia di Ponte Milvo, favorì l’iniziativa di Milziade per riavere i beni confiscati durante le persecuzioni e riprendere possesso dei luoghi di culto. Sappiamo che Costantino non si limitò ad andare incontro alle richieste dei cristiani, ma costruì per loro nuove e grandiose basiliche, prima fra tutte quella Lateranense. Milziade, primo papa dell’età costantiniana, per la sua attività a favore della Chiesa, fu chiamato da sant’Agostino “vero figlio della pace e vero padre dei cristiani”.
Nella diocesi di Milano si ricorda il beato Giuseppe Antonio Migliavacca, nato nel 1849 a Trigolo (Cremona) e sull’autenticità della sua vocazione religiosa proprio non si può discutere, perché i segni premonitori ci sono tutti, fin da bambino. Nel 1892 fu incaricato dall’arcivescovo di Torino di seguire un gruppo di aspiranti suore: fu quello il nucleo delle Suore di Maria SS. Consolatrice, che dal 1898 ebbero il noviziato e la Casa madre a Milano. Dopo varie traversie, padre Migliavacca dovette dimettersi dal governo della sua fondazione: entrò quindi tra i Cappuccini col nome di padre Arsenio Maria. Ammalato di arteriosclerosi, morì il 10 dicembre 1909 nell’infermeria del convento cappuccino di Bergamo, a 60 anni. Il suo processo di beatificazione si è svolto nella diocesi di Milano e la beatificazione è stata si è celebrata il 7 ottobre 2017 nel Duomo di Milano. I suoi resti mortali riposano nella cappella della Casa madre delle Suore di Maria SS. Consolatrice in Milano.