I Vangeli non ci dicono nulla dei genitori della Vergine Maria, Anna e Gioacchino. Le notizie che ci sono state tramandate derivano dall’apocrifo Protoevangelo di Giacomo del secolo II, scritto redatto per appagare l’affettuosa curiosità dei fedeli. Vi si narra di Anna sterile e in età già avanzata. Per consolare i due coniugi, afflitti per mancanza di prole, apparve loro un angelo recante la buona novella che il Signore, al quale nulla è impossibile, avrebbe concesso nella loro vecchiaia il più bel fiore dell’umanità: Maria, che divenne la madre del Salvatore.
La storia di Gioacchino e Anna è splendidamente rappresentata negli affreschi di Giotto della cappella degli Scrovegni a Padova. Non ha una base storica, ma si fonda sulla fede nella continuità del disegno salvifico di Dio che da Abramo, attraverso le generazioni successive, giunge fino a Gesù, rivelando in ogni passaggio della storia della salvezza la fedeltà della condiscendenza divina verso il genere umano.
Venerdì, Settimana della VI Domenica dopo Pentecoste
Santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria