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Mercoledi, Settimana dopo la Dedicazione del Duomo

San Paolo della Croce

19 Ottobre 2016

 

Paolo Francesco Danei, è una delle figure di santità più luminose del secolo XVIII, epoca dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese.
Nacque a Ovada, in Piemonte. È il fondatore della Congregazione dei Chierici Scalzi della S.ma Croce e Passione di N.S.G.C. – Passionisti -, nel ramo maschile e femminile, di ispirazione eremitica e caratterizzata da uno stile di grande austerità, e spirito di servizio, soprattutto verso i poveri e gli infermi. In seguito a quella che egli stesso chiama la sua “seconda conversione” (1714), avvertì un forte impulso a dedicarsi totalmente a Dio.

Ebbe in quell’epoca una forte esperienza mistica, in cui percezione della sua nuova vocazione e conoscenza del mistero della passione di Cristo si intrecciano intensamente: “Mi vidi in spirito vestito di nero fino a terra, con una croce bianca in petto e sotto la croce c’era scritto il nome santissimo di Gesù” . Ventiseienne, si ritirò, con l’approvazione del vescovo di Alessandria, Gattinara, presso S. Carlo di Castellazzo Bormida, in una chiesetta solitaria, solo sostenuto dalla quotidiana partecipazione all’Eucaristia.

In questo periodo scrisse un diario e una regola sulla base della quale iniziò una forma di vita eremitica e insieme apostolica, che progressivamente prese forma e raccolse adepti in tutta Italia, avendo la sua culla sull’Argentario. Si mosse infatti per molte regioni italiane aprendo “ritiri” in moltissimi luoghi. Morì a Roma, dove nel 1773 aveva aperto un “ritiro” presso la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo.
La sua dottrina spirituale è all’inizio di una vera e propria corrente di spiritualità, caratterizzata da viva e umile devozione alla Passione di Gesù, un misto di “amore doloroso e di dolore amoroso” (dalle sue “Lettere”).

 

Oggi si ricorda anche santa Laura di Cordova del sec. IX; nata a Cordova in Spagna, Laura si sposò ma divenne presto vedova. Entrò allora in convento a Cuteclara e si fece monaca. Nell’864 fu catturata dai mori e per non aver rinnegato la sua fede cristiana morì martire immersa nell’acqua bollente.