Giovanni Battista de La Salle fu un pioniere delle scuole popolari, in un’epoca, tra il XVII e il XVIII secolo, nella quale il problema dell’educazione dei giovani era ignorato da tutti. I primi ad affrontare questo problema furono due religiosi cattolici: san Giuseppe Calasanzio in Italia e, dopo di lui, san Giovanni Battista de La Salle in Francia. Le scuole allora esistenti erano molto trascurate e gli insegnanti mal pagati, improvvisati e sprovveduti. Giovanni Battista de La Salle, brillante sacerdote, figlio di un giudice di Reims, dove era nato da nobile famiglia nel 1651, decise di dedicare la propria attività alle scuole popolari.
Vestito poveramente, insieme ai suoi primi compagni, i cosiddetti «Maestri delle scuole cristiane», si dedicò alla fondazione di nuove strutture, all’insegnamento e alla formazione di nuovi insegnanti. I loro requisiti, secondo Giovanni Battista de La Salle, erano dodici virtù: gravità, silenzio, discrezione, prudenza, saggezza, sapienza, riserbo, bontà, zelo, vigilanza, pietà e generosità. I primi «fratelli» si diffusero in molte città francesi, mentre il fondatore puntava su Parigi, dove sorse l’istituto di Saint-Sulpice, cuore della riforma educativa del Santo. Tutti i biografi notano l’impressionante sequela di lotte e contraddizioni cui è soggiaciuto Giovanni Battista de La Salle, sostenute con la preghiera, la penitenza e tante fatiche. Tutto però egli visse sempre e unicamente attento ai voleri di Dio e alla Sua presenza, tratto fondamentale della spiritualità del santo e dei suoi discepoli.
Morì, dopo breve malattia, il 7 aprile 1719. I Fratelli delle Scuole Cristiane continuano ancora in tutto il mondo la loro opera di educatori, attuando e rinnovando secondo i tempi la sua opera di riforma scolastica.