Giacomo Apostolo, figlio di Zebedeo e di Salome, è il fratello maggiore di san Giovanni evangelista. Entrambi pescatori, si trovavano lungo il mare di Galilea a riassettare le reti (cfr. Mc. 1,19), quando Gesù li chiamò, ed essi “lasciate la barca e il padre, lo seguirono”. Insieme a suo fratello Giovanni ed a Simon Pietro fu testimone della guarigione della suocera di Pietro, della risurrezione della figlia di Giairo, della gloria della Trasfigurazione e dell’agonia di Gesù nel Getzemani.
Facendo partecipare i due fratelli, a questi avvenimenti centrali della sua vita, il Signore volle rivelare loro – che aveva soprannominato “figli del tuono” per l’impetuosità del loro carattere – che la via della gloria passa attraverso la condivisione del calice del sangue versato e del servizio alla comunità. Giacomo fu il primo fra tutti gli Apostoli a seguire il Maestro nella morte violenta, essendo stato fatto decapitare da Erode Agrippa I a Gerusalemme nell’anno 44 (cfr. Atti 12, 1-3). Il suo corpo si venera a Compostella nella Galizia, dove affluiscono fin dal Medioevo, incessanti, i pellegrinaggi dei fedeli.