Nato a Gerusalemme da Simeone e Anna, con il nome di Giuda, si sa abbastanza poco della sua vita e sono presenti molte versioni discordi. La più condivisa sostiene che il Santo era precedentemente Rabbino presso una locale Sinagoga. Nel 326 l’Imperatrice Flavia Giulia Elena (venerata dai Cristiani come Santa Elena Imperatrice), madre dell’Imperatore Costantino I, noto perchè promulgò l’Editto di Milano che dopo secoli di repressione stabiliva la libertà di credo, si recò nella Città Santa per cercare la Croce dove Gesù Cristo venne crocefisso.
Nel 326 l’Imperatrice Flavia Giulia Elena (venerata dai Cristiani come Santa Elena Imperatrice), madre dell’Imperatore Costantino I, venne a sapere che il Rabbino Giuda, nipote di Zaccheo, era a conoscenza del luogo dove la Croce era seppellita, l’uomo però era restio a rivelare informazioni così importanti, venne lasciato per ben sei giorni in una cisterna vuota in totale digiuno, dopo questa tortura, Giuda disse all’Imperatrice tutto ciò che sapeva. Il 3 maggio 326, data in cui la Vera Croce venne rinvenuta, il Santo si convertì al Cristianesimo e venne battezzato (alla presenza dell’Imperatrice Elena) dal Vescovo di Gerusalemme Macario, che lo rinominò Ciriaco (dal greco “dedicato al Signore”). Per questo avvenimento Ciriaco viene anche ricordato come “inventor Crucis” ovvero “ritrovatore della Croce”.
Da quel momento Ciriaco si prodigò nella diffusione della Fede Cristiana e nello studio dei Vangeli, cosa che lo portò ad essere nominato Vescovo di Gerusalemme da Papa Silvestro I nel 327.
Ben 36 anni dopo (363 d.C.) l’Imperatore Flavio Claudio Giuliano (ultimo Imperatore pagano) ne ordinò l’incarcerazione e le conseguenti torture.
Il martirio viene datato il primo giorno di Maggio alle ore otto, nella Città Santa di Gerusalemme. Anche la madre di Ciriaco venne torturata e arsa viva il medesimo giorno. Entrambi vennero sepolti ai piedi del Golgota, nelle vicinanze dove venne recuperata la Santa Croce. La Chiesa fissò la data del ricordo di San Ciriaco il 4 maggio, proprio a causa del suo rapporto legato al Ritrovamento della Vera Croce.
La città di Ancona nelle Marche ha un rapporto molto particolare con il Santo che fu Vescovo della Città, poi si recò in Palestina per un pellegrinaggio dove subì l’atroce sorte. Le spoglie del Santo sono conservate nel Duomo di Ancona.
San Ciriaco di Gerusalemme, vescovo e martire
Giovedì della IV settimana di Pasqua