Gontranno nacque in Francia nel 525. Suo padre Clotario I, figlio del Re Clodoveo e di santa Clotilde, divise il regno, fino a quel momento unito, fra i suoi quattro figli. A Gontranno toccò la Borgogna e l’Orléans, il Berris e una parte della Provenza; verso il 567-70 egli scelse come capitale del suo regno Chalon, sul fiume Saône. In gioventù la vita di Gontranno non fu esemplare, ma la sua fede era solida e la grazia poté operare in lui una sincera conversione.
Si preoccupò di favorire l’evangelizzazione dei suoi territori e in particolare le montagne del Giura. Fondò numerosi monasteri e abbazie, e sostenne con i suoi beni quelli che già esistevano. Fu molto rispettoso dell’autorità e libertà dei vescovi. Convocò sei concili nelle principali città del suo stato e ai concili dei vescovi sottopose le situazioni più difficili e i problemi più delicati del suo regno. Ebbe sempre cura del suo popolo, favorendone l’educazione e beneficandolo quando flagelli naturali lo colpivano.
Le cronache riferiscono che per i suoi sudditi offriva a Dio anche le sue penitenze e i suoi digiuni. Nella sua vita privata fu colpito da molte sventure: vide morire la moglie, i figli e anche i fratelli. Con un nipote, che adottò come figlio, riuscì a riunire ancora i quattro regni di Francia, che sotto la sua guida illuminata vissero un periodo di prosperità e di benessere. Morì il 28 marzo 593 e fu sepolto nel monastero di Chalon.
San Gontranno
Sabato della IV settimana di quaresima