1Gv 1,1-10; Sal 96 (97); Rm 10,8c-15; Gv 21,19c-24
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. (Gv 21,24)
Il testimone che incontriamo oggi è il discepolo ed evangelista Giovanni. Se ripercorriamo la sua esperienza con Gesù, ci accorgiamo che fin dall’inizio, quando lo ha seguito dove viveva – «videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui» (Gv 1,39) –, ha aderito con tutto se stesso al maestro. Sa rimanere con lui e si fa testimone fedele di un amore che raggiunge la profondità più intima di ogni persona. Non ha potuto tenere per sé ciò che di grande ha scoperto: «Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi» (1Gv 1,3). Egli è modello per ciascuno di noi, chiamati ad aderire alla Parola con coraggio e ad annunciarla con le parole e le opere. C’è già fin dall’inizio una comunità che ha colto la verità della sua testimonianza e ce la conferma. Così ogni cristiano è invitato a prendere molto sul serio la fede a partire dall’ascolto della Parola: la Scrittura va amata, conosciuta e pregata ogni giorno.
Preghiamo
Come sono belli sui monti i piedi
del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: Regna il tuo Dio.
Is 52,7