Num 6,22-27; Sal 66 (67); Fil 2,5-11; Lc 2,18-21
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. (Lc 2,18-19)
Il racconto dei pastori della nascita di Gesù, nell’umiltà e nel nascondimento di una notte singolare, provoca in tutti stupore, meraviglia, incredulità per qualcosa di inatteso. Maria, la madre, invece, tace; attorno a lei c’è silenzio. Silenzio per comprendere, interiorizzare quanto successo. Silenzio per custodire, avere cura, prestare attenzione sollecita, premura costante, per non perdere nulla di quanto è successo, per rileggere “dall’interno” le meraviglie che Dio compie nella vita dell’umanità. Maria medita, riflette, si concentra. Non è un lavorio della mente, è un appassionato affidarsi del cuore. Anche lei ha bisogno di capire, ma sa che la Parola fatta carne può agire in lei nel tempo e nella disponibilità paziente. Il mistero è grande e chiede fiducia e obbedienza. Maria che custodisce è innanzitutto custodita dal Signore. Proviamo a capire, guidati da Maria, cosa vale davvero la pena custodire nel nostro cuore, affinché divenga dono gratuito per gli altri.
Preghiamo
Il Signore ti benedica e ti protegga!
Il Signore faccia risplendere il suo volto su di te
e ti sia propizio!
Il Signore rivolga verso di te il suo volto
e ti dia la pace!
Num 6,24-26