Gen 48,1.8-21; Sal 118 (119),137-144; Pr 30,1a.24-33; Lc 18,31-34
Quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto. (Lc 18,34b)
Come ascoltare la parola sulla risurrezione? Come ascoltare la forza dirompente di un messaggio così nuovo? Se per i discepoli era già impossibile accogliere la parola sulla sua morte, come potevano ascoltare quella sulla risurrezione? La difficoltà, per loro, era essere discepoli fino in fondo e questo significava essere alla sequela, andare “dietro” al maestro e non “davanti”. Solo nel fedele e obbediente cammino dietro al maestro è possibile arrivare a comprendere tutta la profondità, l’altezza, la grandezza di Gesù. La vera sfida per l’uomo, sempre spaventato e in difesa, è accogliere la parola della risurrezione. Si può vivere! E si può vivere bene. Gesù risorge per farci risorgere con lui e non solo nella vita che verrà, ma già ora, nel momento presente, possiamo avere il permesso della vera gioia, di essere liberi e contenti.
Preghiamo
Abbiamo bisogno di risorgere, Signore,
ma, prima di tutto,
abbiamo bisogno di credere alla risurrezione.
Abbiamo paura ad abbandonare le nostre sicurezze,
i nostri legami, le nostre cose per avventurarci.
Donaci la vita, facci respirare ancora,
facci volare, abbiamo bisogno di vita!