1Gv 5,14-21; Sal 45 (46); Lc 18,15-17
Figlioli miei, questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto. (1Gv 5,14-15)
Giovanni esprime una fiducia totale nel Signore: la fiducia di chi lo riconosce come colui che ascolta. Un Dio coinvolto nella vita, attento all’esistenza degli uomini. Questa consapevolezza cambia nel profondo il modo di intendere la propria vita: chi è consapevole che il Signore ascolta trasforma il proprio sguardo sulla vita, si sforza per riconoscere in quale modo il Signore abbia già agito e cosa gli abbia già donato, quindi in primo piano appare la possibilità di ringraziare esaminando i modi con i quali il Signore si fa presente nella vita, ancor prima di chiedere ciò di cui ci si sente mancanti.
Preghiamo
Farà cessare le guerre sino ai confini della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance,
brucerà nel fuoco gli scudi.
Fermatevi! Sappiate che io sono Dio,
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
Dal Salmo 45 (46)