Is 52,13 – 53,12; Sal 87 (88); Eb 12,1b-3; Gv 11,55 – 12,11
Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce. (Eb 12,1b-2a)
Due sono i doni più grandi: il dono della vita e il dono della fede. In questa domenica delle Palme veniamo ancora una volta richiamati al dono della vita di Cristo, che dà valore e senso a tutte le nostre vite. Avanzando nella vita missionaria, mi rendo sempre più conto che è necessario non distogliere mai gli occhi da Lui: fissare – avanzare – offrire. Se questo è il percorso di dono che Gesù mi indica, allora non mi spaventa quando la vita mi porta a fare esperienze difficili o “quasi impossibili”, perché Lui è sempre con me e mi incoraggia ad andare avanti, nonostante la fragilità e il peccato. Solo attraverso una fede ferma in Gesù che offre se stesso in sacrificio, si potrà vedere un futuro e… si compirà anche nella mia vita la sua volontà.
Preghiamo
Padre mio,
io mi abbandono a te, fa’ di me ciò che ti piace.
Niente desidero di più, fare quello che vuoi tu.
Senza riserve con infinita fiducia
mi pongo nelle tue mani perché tu sei il Padre mio.
(Charles de Foucauld)