Gb 16,1-20; Sal 118 (119),161-168; Tb 11,5-14; Mt 26,1-5
Spalancano la bocca contro di me, mi schiaffeggiano con insulti, insieme si alleano contro di me. (Gb 16,10)
All’inizio della Settimana Autentica la liturgia ci prepara al Triduo Pasquale con alcune prefigurazioni profetiche del Cristo, oggi Giobbe, il “giusto perseguitato”, che combatte per la propria fedeltà a Dio. Nella prima lettura intravediamo l’esperienza di Cristo insultato, oltraggiato… Quante volte, anche la vita, come la liturgia, ci propone esempi di poveri perseguitati ingiustamente? Siamo ascoltatori della realtà, di quella esegesi continua che è la vita? In missione in Bangladesh le difficoltà spesso sono per le donne, messe all’ultimo posto, senza possibilità economiche o di parola, in una vita domestica che implica per loro violenza e soprusi… Siamo disposti anche noi ad ascoltare e cogliere nelle realtà quei germi di ingiustizia che ci richiamano al Cristo?
Preghiamo
Aprimi gli occhi, Signore,
per vedere, al di là di me, il mio prossimo;
per scorgere i germi di passione presenti nella realtà;
per cogliere quei “giusti perseguitati”
che sono una delle tante sfaccettature del tuo volto.