Gb 2,1-10; Sal 118 (119),153-160; Tb 2,1b-10d; Lc 21,34-36
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. (Lc 21,34)
Il monito ai discepoli, un richiamo d’amore: attenti al cuore che si è appesantito, non siete più capaci di reggere la vita. È vero: a volte una malattia scoperta per caso, una morte improvvisa, il lavoro perso possono sconvolgere, oppure possono essere un’opportunità di liberazione. Gesù suggerisce: «Vegliate e pregate perché abbiate la forza di affrontare l’oggi». É la certezza dell’amore del Padre che mi dona coraggio. Sila, Suki, Samuel per povertà e malattia erano arrivati ormai all’estremo. Poi con l’aiuto della comunità cristiana e un po’ di creatività ne sono venuti fuori più forti. Il Signore ci sorprende sempre e apre anche a noi gli occhi e il cuore a nuovi orizzonti! Solo Dio può ridare nuova luce per far superare i grandi ostacoli della vita.
Preghiamo
O Padre,
togli il velo dai nostri occhi e donaci la luce dello Spirito,
perché possiamo riconoscere la tua gloria
nell’umiliazione del tuo Figlio sulla croce
e nella nostra debolezza umana
sperimentiamo la potenza della sua risurrezione.
Amen