At 1,6-13a; Sal 46 (47); Ef 4,7-13; Lc 24,36b-53
«Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra». (At 1,7-8)
L’Ascensione di Gesù non è la realizzazione della sua assenza, bensì l’inaugurarsi di una nuova forma di presenza, quella guidata dallo Spirito Santo che ha promesso, la cui vicinanza la nostra Chiesa e l’intera umanità sperimentano ogni giorno. Non comprendiamo tutto, non “conosciamo i tempi” di Dio, ma possiamo cogliere i segni e i suggerimenti che ci vengono dall’alto. Anche se a volte ci manca l’orizzonte di senso complessivo di quanto viviamo e sperimentiamo ogni giorno, non dobbiamo smettere di cercare e raccogliere la forza che ci viene donata, per provare a interpretare il nostro tempo e a realizzare quel bello e quel buono che ci è possibile. Dio ha già investito la storia del suo Spirito: a noi spetta riconoscerlo e lasciarci accompagnare dal suo soffio. Se da una parte ancora lo invochiamo, dall’altra sappiamo che da tempo, cioè da sempre, è in azione nel cuore di uomini e donne di ogni tempo. Questo lo possiamo proprio testimoniare, ogni giorno.
Preghiamo
Amiamoci tra noi perché Dio è amore,
e chi ama i fratelli
è nato da Dio e vede Dio,
e in questo si attua l’amore di Dio;
e chi compie la volontà di Dio
vive in eterno, alleluia.
(dalla liturgia)