At 18,1-18a; Sal 46 (47); 1Cor 15,35-44a; Gv 13,12a.16-20
Una notte, in visione, il Signore disse a Paolo: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». (At 18,9-10)
Il perno centrale, attorno al quale ruota l’intero racconto, è la visione che il Signore offre a Paolo. Tra l’abbondante successo e il tentativo di eliminare Paolo, un’apparizione notturna del Signore Gesù incoraggia Paolo a continuare senza paura l’attività di predicazione. Da questa predicazione della parola, nascerà un popolo numeroso. Questo popolo numeroso, che appartiene al Signore Gesù, è costituito dai gentili che crederanno alla parola. I pagani sono chiamati anch’essi a far parte dell’unico popolo di Dio. L’apparizione del Signore a Paolo ha i tratti di un racconto di vocazione profetica. I tre elementi che caratterizzano la parola del Signore per Paolo possono essere ricondotti unitariamente a quel tipo di racconto biblico: “non temere”, “io sono con te”, “parla e non tacere”. La chiamata di Geremia (Ger 1,4-19) costituisce lo sfondo veterotestamentario e mostra come il passo ci presenta una nuova chiamata di Paolo. Il Risorto, cioè, riconferma Paolo nella sua vocazione di inviato alle genti. In un momento di difficoltà, il Signore non manca di far sentire a Paolo la sua consolazione.
Preghiamo
Signore Gesù,
la tua consolazione ci sostenga nei momenti di fatica,
quando pare che tu sei distante
e le sventure dell’esistenza ci sovrastano.
Facci sentire la tua presenza e il tuo amore.
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]