1Tm 1,18-2,7; Sal 144 (145); Lc 21,10-19
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». (Lc 21,10.12-15.18-19)
Nella festa patronale di un martire si usa durante la messa “brüsá ul balón”. Vedere quel “pallone” o “mondo” che improvvisamente viene consumato da una grande fiamma di fuoco fa pensare a una vita “bruciata” da una grande passione. È il fuoco della “passione” di Cristo che infiamma la nostra vita, prima e dentro le persecuzioni e le prove. Per questo Gesù dice di non preparare la difesa perché «io vi darò parola e sapienza». Il fuoco della passione di Cristo per noi è un fuoco che salva: «nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto».
Preghiamo
Dio nostro Padre,
dona alla tua Chiesa
«lo stesso coraggio
che mosse i missionari del passato
e la stessa disponibilità
ad ascoltare la voce dello Spirito» (RMi 30).