Domenica delle Palme
Zc 9,9-10; Sal 47 (48); Col 1,15-20; Gv 12,12-16
I suoi discepoli sul momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte. (Gv 12,16)
La liturgia della Domenica delle Palme, nella sua forma processionale, ci presenta Gesù che entra a Gerusalemme osannato. La folla, che è salita entrando a Gerusalemme per la festa, esce incontro a Gesù che sta arrivando per acclamarlo, giungendo fino ad identificarlo come il re d’Israele. Eppure i discepoli non sono in grado di comprendere a fondo quello che sta succedendo. Lo capiranno più avanti, dopo gli avvenimenti decisivi del Triduo; lo comprenderanno alla luce della Pasqua, glorificazione del Figlio di Dio. Cerchiamo di comprendere sempre più in profondità il mistero di Dio e lodiamo con gioia il Signore, ricordando che la settimana incipiente è il cuore dell’anno perché la passione, morte e risurrezione di Gesù, la sua Pasqua, la sua glorificazione donano senso alla storia personale di ciascuno e alla storia intera.
Preghiamo
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.
(Sal 95,1-2)
Impegno settimanale
Leggo personalmente la Passione di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni.
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]