Gen 2,4b-17; Sal 1; Pr 1,1-9; Mt 5,1-12a
Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. (Gen 2,7)
La liturgia ambrosiana in questo primo lunedì di Quaresima ci sorprende: a noi che siamo abituati a considerare la Quaresima come un tempo triste, di privazioni, periodo in cui imporci dei “fioretti” più o meno faticosi da compiere, le letture di oggi raccontano della gioia di vivere. Esse ci dicono che si sta aprendo davanti a noi un cammino felice di vera beatitudine; il segreto per poterlo riconoscere tale, così da vivere questi 40 giorni nella letizia interiore, sta nel ricordare le parole di bene che Gesù ci dona quotidianamente. Parole che, se anche a volte fatichiamo a comprendere, sappiamo essere preziose per la nostra vita, perché provenienti dall’amore sconfinato di Dio per ciascuno di noi.
Preghiamo
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
(Sal 1,1-2)
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]