Ez 11,14-20; Sal 88 (89); 1Ts 5,12-23; Mt 19,13-15
Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». (Mt 19,14)
Gesù ribalta la posizione mentale dei suoi discepoli. Essi pensano che il regno di Dio sia una questione per persone adulte. Gesù insegna che esso invece è questione di soli bambini: solo chi è bambino può appartenere al regno di Dio. L’adulto non riesce ad ascoltare, obbedire, lasciarsi guidare da Dio, assorbire tutta la sua luce divina, lasciandosi trasformare dalla sua verità, conquistare dal suo amore, nutrire di vera speranza. L’ adulto ormai è terra dura, non malleabile. Il bambino invece può sempre ricevere la forma che Dio vorrà donargli. È creta che si può impastare a piacimento: posto nelle mani di Dio, se ne può fare qualsiasi cosa. Dobbiamo ritornare ad essere come bambini, morbida creta nelle amorose mani del Padre Creatore.
Preghiamo
Tu hai un braccio potente,
forte è la tua mano, alta la tua destra.
Giustizia e diritto sono la base del tuo trono,
amore e fedeltà precedono il tuo volto.
(Sal 89,14-15)
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]