Gen 24,58,67; Sal 118 (119),89-96; Pr 16,1-6; Mt 7,1-5
Non giudicate, per non essere giudicati. (Mt 7,1)
La parola di oggi va ben intesa per non correre il rischio di fraintenderla. Gesù ci mette in guardia da una piaga che affligge l’umanità da sempre: il giudizio ipocrita di chi si sente perfetto e perciò autorizzato a erigersi a giudice contro tutto e tutti. Egli non ci invita a disinteressarci degli altri per evitare problemi, ma a guardarli con gli occhi del cuore. Infatti solo se il nostro cuore si conforma al comandamento dell’amore possiamo essere d’aiuto ai nostri fratelli, senza farli sentire giudicati ma voluti bene a prescindere dalle loro azioni.
Preghiamo
Signore, aiutami ad essere per tutti un amico
che accoglie con bontà,
che dà con amore, che ascolta senza fatica,
che ringrazia con gioia.
Un amico che si è sempre certi di trovare
quando se ne ha bisogno.
Così, senza compiere opere straordinarie,
io potrò aiutare gli altri
a sentirti più vicino, o Signore della tenerezza.
[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]