Rut 2,4-18; Sal 102 (103); Est 5,1-8; Lc 1,39-46
«Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo». (Lc 1,41)
Due donne si incontrano, due bambini scalpitano nel grembo, l’atmosfera è piena di grande gioia. La gioia di chi ha incontrato il Signore, la gioia di chi è pieno di Spirito Santo, la gioia di chi sta sperimentando la grandezza di Dio. Sarebbe molto bello scoprire quanta gioia interiore riusciamo a respirare attraverso le relazioni umane che ogni giorno viviamo!
Due donne si incontrano e si scambiano parole piene di vita, di gioia, una esalta l’altra. Che bello pensare alla nostra povera vita nella quale il dialogo tra fratelli e sorelle nasce dal parlare bene uno dell’altro! Che bello vedere persone che si vogliono bene e che si stimano a vicenda, persone che hanno lo Spirito presente in loro.
Viviamo questi giorni precedenti al Natale con gioia lodando Dio non attraverso la nostra grandezza ma attraverso la povertà, perché Dio ci ama e ci stima così.
Preghiamo
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Canti la mia bocca la lode del Signore
e benedica ogni vivente il suo santo nome,
in eterno e per sempre.
(Sal 145,18.21)
[da: “La Parola ogni giorno. Io spero nel Signore. Avvento e Natale 2015”, Centro Ambrosiano, Milano]