Nm 13, 1-2. 17-27; Sal 104; 2Cor 9, 7-14; Mt 15, 32-38
Fratelli, ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. (2Cor 9)
La promessa di Dio al suo popolo che cammina faticosamente nel deserto è di arrivare alla terra promessa dove troveranno latte e miele. Dio ricorda sempre la sua parola e non la cancella, è il popolo che si attarda, che non si accontenta di una promessa, ma vorrebbe tutto e subito, senza neppure impegnarsi a mantenere la propria promessa di fedeltà.
Sia l’apostolo Paolo che l’evangelista Matteo ci riportano esempi concreti di come sia sempre riscontrabile l’azione di Dio nella nostra quotidiana realtà. Attraverso la carità fraterna e il cuore attento e generoso possiamo essere noi stessi operatori della misericordia del Signore e artefici della sua benevolenza. Se il Signore mantiene la sua parola e non lascia nessuono senza il suo aiuto, occorre essere disponibili a farci strumento di questa sua premura verso chi si attende un aiuto.
Preghiamo col Salmo
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.
Ha dato loro le terre delle nazioni
e hanno ereditato il frutto della fatica dei popoli,
perché osservassero i suoi decreti
e custodissero le sue leggi.