Gen 3,9a.11b-15.20; Sal 97 (98); Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26b-28
«Entrando da lei, disse: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”». (Lc 1,28)
Maria è il modello a cui guardare per dare un senso giusto alla nostra vita. In lei vediamo ciò a cui siamo chiamati. Come riuscire come ha fatto lei? La chiave della sua riuscita è vivere con fede e in obbedienza ai disegni di Dio, anche se, a prima vista, appaiono incomprensibili. L’umile e docile obbedienza di Maria la renderà sempre fedele alla promessa dell’angelo, “piena di grazia”, fino alla croce, dove verrà proclamata da Gesù stesso, la madre di tutti i viventi, madre della Chiesa, madre nostra. Ci è madre perché possa dare un aiuto nel guidarci lungo il nostro pellegrinaggio della fede fino al traguardo che ci attende. Ci è madre con i suoi consigli, “fate quello che vi dirà”, ci è anche sorella con la sua vicinanza e la sua intercessione.
Ancora una volta il piano di salvezza passa attraverso il sì e l’obbedienza di una creatura amata in pienezza da Dio di un amore unico. Grazie a questo amore unico il figlio di Dio assume, nel seno di Maria, la nostra natura umana per essere il Salvatore. Affidiamoci a lei perché prepari il nostro cuore per il prossimo Natale così da rinnovare la nostra chiamata ad essere figli di Dio come Gesù.
Preghiera
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
(Sal 97,3)
[da: “La Parola ogni giorno. Io spero nel Signore. Avvento e Natale 2015”, Centro Ambrosiano, Milano]