At 13,1-5a; Sal 95; Rm 15,15-20; Mt 28,16-20
Gli apostoli ricevono da Cristo la missione di evangelizzare e di battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito Santo: la Trinità non è realtà lontana e ianccessibile ma si gioca nella vita umana. (Mt 28)
La giornata missionaria mondiale apre al grande mistero anche della Trinità come esperienza inesauribile e vitale per il cristiano presso cui si fa presente fin dal primo attimo di vita. Così come Dio si fa compagno di ogni uomo, altrettanto ogni cristiano/a deve sentirsi la responsabilità di portare quel dono d’amore ricevuto, che è il battesimo e la fede, ad altri che non lo conoscono.
Questo testimonia Paolo che col suo ministero si vuol fare strumento di grazia presso quanti non hanno avuto il dono di incontrare e personalmente conoscere Gesù, di sapere quanto Gesù ha fatto per amore di tutta l’umanità sacrificandosi per essa sulla croce. “Il mio vanto – scrive Paolo – in Cristo di fronte a Dio” è di portare il vangelo a chi non l’ha ancora conosciuto.
Preghiamo col Salmo
Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.