Gen 17,9-16; Sal 118 (119); Pr 8,12-21; Mt 6,7-15
«Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio.» (Gen 17,10)
Dio, facendo alleanza con Abramo, gli impone un segno: la circoncisione. Essa segna la carne dell’uomo nell’organo che trasmette la vita. È un modo per simboleggiare che ogni vita che viene generata, nasce nell’alleanza e vive in essa. Non per merito personale, ma per grazia di Dio che, in forza del suo amore, non solo ci chiama alla vita, ma alla relazione con lui: ci rende suoi figli. Il Nuovo Testamento, soprattutto attraverso san Paolo, annuncerà che a valere agli occhi di Dio non è tanto la circoncisione della carne, quanto quella del cuore. Già il Primo Testamento – ad esempio in Dt 30,6 – parlava di un Dio che circoncide il cuore. Avere il cuore circonciso significa avere un cuore da figli, che sanno rivolgersi a Dio chiamandolo Padre e vivendo tutti quegli atteggiamenti che la preghiera del Padre Nostro ci invita ad assumere.
Preghiamo
Padre nostro,
santifica in noi il tuo nome
rendendoci tuoi figli.
Donaci il tuo Regno:
con cuore puro
rimarremo fedeli alla tua alleanza.
[«Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?» Lc 12,57 – LO SPIRITO, MAESTRO INTERIORE –
Quaresima e Pasqua 2018 -Centro Ambrosiano]