Gb 16,1-20; Sal 118 (119); Tb 11,5-14; Mt 26,1-5
Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso». (Mt 26,1-2)
Leggiamo questo testo di Matteo oggi, a motivo della concomitanza cronologica: anche per noi mancano due giorni alla celebrazione della Cena del Signore e a quanto accadrà subito dopo. I discepoli sanno che mancano due giorni alla Pasqua; non sanno ancora, non riescono a capire che cosa Gesù intenda dire annunciando che il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere crocifisso. Allo stesso modo Caifa e i membri del sinedrio non sanno che cosa davvero significhi catturare Gesù per farlo morire. Non vogliono farlo durante la festa, non comprendendo che proprio ciò che stanno per fare a Gesù darà compimento al significato di quella festa. Nessuno sa, soltanto Gesù sa. Egli si appresta a vivere la sua ora per darle un significato nuovo: mentre altri lo consegnano per togliergli la vita, è lui a consegnarsi per dare a tutti la vita eterna.
Preghiamo
Padre buono,
tu ci hai consegnato tuo Figlio
e il tuo Figlio ci ha consegnato
la propria vita nell’amore.
Noi ti benediciamo e ti ringraziamo:
aiutaci a custodire il tuo dono incomparabile.
[«Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?» Lc 12,57 – LO SPIRITO, MAESTRO INTERIORE –
Quaresima e Pasqua 2018 -Centro Ambrosiano]