Is 52,13-53,12; Sal 87 (88); Eb 12,1b-3; Gv 11,55-12,11
«Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me.» (Gv 12,7-8)
Gesù entra a Gerusalemme e noi entriamo nella «settimana autentica» attraverso il gesto di Maria di Betania, che cosparge i piedi di Gesù con il suo nardo prezioso. Gesù replica all’obiezione di Giuda dicendogli di lasciarla fare, «perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura». Cosa deve conservare Maria? Di fatto versa tutto il nardo che possedeva, segno di un dono senza riserve, senza nulla trattenere per sé. Tutto viene donato. Ma non è proprio questo atteggiamento a consentirci di conservare ciò che abbiamo e ultimamente la nostra stessa vita? Quello che tratteniamo con avidità e brama di possesso, lo perdiamo; quello che invece doniamo con amore e gratuità, rimane per sempre. Il gesto di Maria diviene così profezia del gesto di Gesù, che conserverà la sua vita per sempre, donandola senza riserve per tutti.
Preghiamo
Noi siamo profumo di Cristo.
Lo Spirito che abita in noi
faccia della nostra vita
un dono d’amore gratuito
per colui che ci ha amato
senza nulla trattenere per sé.
Impegno settimanale
Pongo più attenzione a riconoscere i gesti di gratuità che ricevo e a ringraziare. Cerco segni di gratuità e di prossimità con coloro con cui fatico maggiormente a relazionarmi.
[«Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?» Lc 12,57 – LO SPIRITO, MAESTRO INTERIORE –
Quaresima e Pasqua 2018 -Centro Ambrosiano]