Gc 4,1-10; Sal 50; Lc 19,37-40
Chi vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. (Gc 4)
Le liti nella comunità cristiana hanno origine nella bramosia di potere e nell’invidia. Ciò che il mondo ambisce, forza, successo, dominio, impedisce di entrare nell’economia evangelica della carità e della mitezza. Non si può dunque servire il mondo e pensare di essere amici di Dio. L’apostolo Giacomo, con chiarezza e decisione riafferma quanto la Scrittura ha sempre detto: Dio è geloso delle sue creature e non gradisce che esse siano irretite dai malvagi e dai cammini di iniquità.
Bisogna riprendere il senso vero della nostra vita chiedendo a Dio di sostenerci e di aiutarci. “Uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori”. Nessuna azione umana potrà comunque impedire la gloria piena del Signore, anche le pietre la grideranno.
Preghiamo col Salmo
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.