1Tm 4, 6-15; Sal 56; Lc 22, 35-37
“Allénati nella vera fede, perché l’esercizio fisico è utile a poco, mentre la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura. Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti. Per questo infatti noi ci affatichiamo e combattiamo, perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente”. (1Tm 4)
Di esempio dei fedeli deve essere Timoteo, e deve allenarsi come un atleta che vuol dare il meglio di sè. L’attenzione a cui Paolo invita il discepolo è verso la vera fede che porta con sè la promessa della vita presente e di quella futura. Lo sforzo di ben camminare nella missione affidata poggia sulla speranza nel Dio vivente che accompagna e garantisce il ministero cui è chiamato il discepolo. In lui c’è un dono spirituale che va alimentato e protetto con una condotta ispirata alla giustizia e alla carità. Ogni carisma ricevuto va accompagnato ad una testimonianza di vita.
Così Gesù assicura la sua vicinanza a quanti sono investiti di una missione, ma insieme devono anche dotarsi del necessario apparato di conoscenza e di formazione.
Preghiamo col Salmo
In te si rifugia l’anima mia;
all’ombra delle tue ali mi rifugio.
Invocherò Dio, l’Altissimo,
Dio che fa tutto per me.
Mandi dal cielo a salvarmi,
Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà.