Ger 3,6a;5,1-9b; Sal 105 (106); Eb 2,8b-17; Mt 12,43-50
«Tuttavia quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti».
(Eb 2,9)
Conversione è la parola chiave con cui abbiamo accostato i testi biblici di questa seconda settimana di Avvento che si è aperta con la predicazione di Giovanni Battista e si chiude con un brano tratto dalla lettera agli Ebrei.
L’apostolo mette al centro della sua riflessione il mistero della Pasqua: Gesù realizza la salvezza anticipata dalle Sacre Scritture. Gesù, nella sua natura umana e divina, nel suo amore fino alla morte in croce, esprime il giudizio di salvezza sull’uomo.
A differenza di Giovanni Battista che battezza chi ha riconosciuto il proprio peccato, Gesù dona a tutti la salvezza gratuitamente, ancor prima del pentimento.
In Gesù, è apparsa la grazia di Dio e la conversione al suo Vangelo si fonda non sul timore del giudizio, ma sulla fede in Lui.
Preghiamo
Salva la tua creatura, Signore,
l’uomo che porta l’immagine tua:
che non rovini per sempre nel male
chi hai redento col sangue da morte.
Fa della Chiesa un paese di liberi,
una splendente città di salvati!
(D. Turoldo)