1Gv 1,5-2,2; Sal 102; Lc 16,1-8
Se camminiamo nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, perchè Dio è luce e in lui non vi sono tenebre. (1Gv 1)
Giovanni chiama tutti i fedeli ad inoltrarsi nella luminosità di Dio, senza timore, ma con piena consapevolezza delle proprie responsabilità, e riconoscendo i propri peccati, sapendo però che, oltre a ciò, non occorre altro perchè la vittima di perdono ed espiazione di ogni colpa, di tutti gli esseri umani, è Gesù Cristo, il giusto. Tanto che l’evangelista Luca ci offre un esempio ‘paradossale’, quello di un amministratore infedele che per salvarsi agli occhi del padrone, cerca di comprarsi amici e sostenitori elargendo benefici. Costoro potranno stare dalla sua parte una volta convocati dal padrone.
In qualche modo, anche noi dobbiamo cercare di investire le nostre ricchezze, materiali e non solo, presso coloro che potranno poi intercedere per noi presso il giudizio di Dio, rendendoci testimoni di carità.
Preghiamo col Salmo
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.