Novena di Natale
III feria prenatalizia “dell’Accolto”
Rut 2,4-18; Sal 102 (103); Est 5,1-8; Lc 1,39-46
«E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». (Lc 1,45).
Con queste parole, Elisabetta tocca l’essenza della personalità di Maria: “Ha creduto”. La sua capacità di accogliere la Parola con piena adesione di fede costituisce la sua vera grandezza. La presenza dell’Angelo ha reso forse più facile pronunciare il “sì”, ma quando tutto è tornato nella normalità del quotidiano, l’oscurità si è fatta più fitta. È rimasto il solo sostegno della fede. E Maria ha continuato a ripetere il suo “sì”, che la sottraeva perfino all’intimità della casa, per metterla sulla strada dei fratelli. Luca ce la presenta subito in cammino, mentre si muove frettolosa verso la casa della cugina anziana che era incinta. La vita nuova che cresceva nel seno di Maria, non era una realtà da tenere solo per sé, ma da condividere. Dio la chiama ad andare, a credere anche nella gravidanza miracolosa della cugina. E Maria ripete il suo “sì”, espressione di una fede semplice e schietta. In tempi in cui siamo così portati a dubitare, a vacillare, l’esempio di Maria e di Elisabetta indica una via diversa, una via di fiducia piena in Dio e nella sua Parola, dentro la vita di ognuno di noi. Quante volte nel vangelo Gesù chiede di avere fede, assicurando che tutto è possibile se crediamo!
Preghiamo
Maria,
aiutami ad avere fede che crede anche nei tempi in cui tutto sembra vano, sembra che non ci sia niente di buono.
Fa’ che tuo Figlio Gesù possa rinascere anche nel mio cuore.