Ez 36,16.22a.29-38; Sal 105 (106); Os 6,1-6; Mt 21,33-46
«Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora». (Os 6,3)
Anche il profeta Osea ci indica il cammino che ci porterà all’incontro con il Signore. “Conoscere il Signore” non significa tanto imparare la definizione di chi è Dio (l’Essere perfettissimo…), quanto piuttosto fare esperienza di lui, incontrarlo, così come ciascuno di noi conosce i propri genitori, figli, fratelli, colleghi, amici, … con cui passiamo molto tempo delle nostre giornate. “Conoscere il Signore”, dunque, significa vivere la vita con lui: fare di Lui mio padre e mia madre, mio sposo e mio fratello… la mia famiglia! Ma come conoscere il Signore? “Affrettiamoci”, ossia, diamoci da fare: con la preghiera, con lo studio della Bibbia, con la devozione,… Siamo certi: “la sua venuta è sicura come l’aurora”! Tutti i miei sforzi serviranno a farmi capire che non sono io a salire fino a lui, ma è lui a scendere fino a me! E’ lui che assume la natura umana ed entra a far parte della nostra umanità.
Cerchiamo con tutte le forze di amare il Signore e ci accorgeremo che in verità è lui che ama noi. E solo quando ci scopriremo amati da lui, potremo cominciare ad amarlo anche noi.
Preghiamo
Tu sei, Cristo,
la nostra felicità e la nostra pace,
perché tu sei il nostro Salvatore. (Paolo VI)