Ez 3,1-15; Sal 75 (76); Gl 2,21-27; Mt 9,16-17
«Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano». (Mt 9,16-17)
Queste parole gettano luce sulle discussioni ed i conflitti di Gesù con le autorità religiose dell’epoca. Non si pone un rammendo di tela nuova su una tela vecchia perché, nel lavarla, si romperebbe ancora di più e nessuno mette vino nuovo in otri vecchi perché il vino nuovo, a causa della fermentazione, romperebbe l’otre vecchio. La religione difesa dalle autorità religiose era come una vecchia tela, come un otre vecchio. I discepoli di Giovanni e i farisei cercavano di rinnovare la religione ma, in realtà, facevano soltanto dei “rattoppi” per questo correvano il pericolo di compromettere e danneggiare sia la novità che le vecchie usanze. Non è possibile fondere la novità, il vino nuovo, che Gesù ci porta con le vecchie usanze. O l’uno, o l’altro! Bisogna fare la giusta distinzione: Gesù non è contro ciò che è vecchio ma aggiunge uno stile nuovo da vivere e che porta alla salvezza. Si tratta di accogliere il regno di Dio che Gesù impersona e annuncia perché con Gesù è giunto il tempo della gioia, il tempo della salvezza per tutti.
Preghiamo
Signore donaci di comprendere la novità del tuo messaggio e del tuo stile di vita. Tu, venendo sulla terra, ci hai mostrato il Padre. Rendi il nostro cuore ostinato simile al tuo, capace di accogliere, di perdonare, di amare. Amen.
da: La parola ogni giorno.“I miei occhi hanno visto la tua salvezza”(Lc 2,30). Il dono di un nuovo inizio. Avvento e natale 2011, ed. Centro Ambrosiano