Ez 9,1-11; Sal 85 (86); Ml 3,13-18; Mt 13,53-58
«…ed era per loro motivo di scandalo». (Mt 13,57a)
Nel vangelo di oggi si racconta la visita di Gesù a Nazaret, la sua comunità di origine. Il passaggio per Nazaret è doloroso per Gesù in quanto, al termine del suo insegnamento nella sinagoga, la classe colta rimane ammirata ma non capisce l’atteggiamento “da dove gli vengono questa sa-pienza e i prodigi?”. Gesù, figlio del posto, che loro cono-scevano fin da quando era bambino, come mai ora è così diverso? Tutti sono scandalizzati e non lo accettano: “non è forse lui il figlio del falegname?”. Non accettano il mistero di Dio presente nell’uomo comune. Per poter parlare di Dio Gesù doveva essere diverso.
Gesù non è attaccato sul contenuto del suo insegnamento ma disprezzato per le sue umili origini; Egli non proviene dalla classe sacerdotale e vuol pretendere di insegnare la sua dottrina nella sinagoga! Può capitare anche noi di non voler accettare un consiglio o un insegnamento. Può, allora, succedere che siamo tentati di colpire quelli che riteniamo i nostri avversari sul piano personale. Gesù invece ci insegna a non disprezzare ciò che ci sembra umile. È l’invito a non giudicare dalle apparenze e nel saper accettare tutti senza nessun pregiudizio.
Preghiamo
Io sono povero e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.
(dal Sal 69)
da: La parola ogni giorno.“I miei occhi hanno visto la tua salvezza”(Lc 2,30). Il dono di un nuovo inizio. Avvento e natale 2011, ed. Centro Ambrosiano