Dt 16,13-17; Sal 98; Rm 12,3-8; Gv 15,12-17
Formiamo un solo corpo in Cristo; ciascuno ha ricevuto un dono o una grazia diversa che deve risultare a vantaggio di tutti, con una carità senza finzioni. (Rm 12)
Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. E’ il comandamento fondamentale di Gesù: amare Gesù non basta, si devono amare anche fratelli e sorelle. Qui il comandamento diventa arduo, quasi paradossale perchè se il modello del nostro amore fraterno è l’amore di Gesù per noi, dobbiamo rifarci alla sua carità dimostrata sulla croce.
Le nostre fragili forze sono allora alimentate dall’eucaristia perchè senza la mensa di grazia non potremo certo rispondere all’invito di Gesù. Il mondo allora potrà essere diverso, se riusciremo a fare come ci dice l’apostolo Paolo: chi dona lo faccia con semplicità, chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia.
Preghiamo col Salmo
Esaltate il Signore, nostro Dio,
prostratevi allo sgabello dei suoi piedi.
Egli è santo! Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuele tra quanti invocavano il suo nome.