Gen 19,12-29; Sal 118(119),65-72; Pr 8,32-26; Mt 6,16-18
Quando digiunate non diventate malinconici come gli ipocriti. Quando digiuni profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. (Mt 6,16a.17-18)
Sono pochi i giorni in cui la Chiesa ci chiede di digiunare. Si digiuna poco e si corre ancor meno il pericolo di ostentare le rinunce. Si potrebbe ritenere che quanto propone oggi la Parola di Dio sia superato, non ci riguarda più, ma non può essere così. Il Signore l’ha già ricordato che non vuole i nostri sacrifici, ma desidera il nostro amore. Non ha bisogno della nostra esteriorità, peggio ancora del nostro sentirci bravi e a posto, che l’approvazione e l’applauso degli altri rafforzano. Il fare, il dare, invece, devono esprimere il nostro amore sincero, solo così saranno rivestiti di discrezione e riservatezza, solo per Dio e alla sua presenza; ed Egli che scruta nel segreto del cuore ci ricompenserà.
Preghiamo
Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore mi sostiene.
Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio,
Signore, loderò il tuo nome perché è buono.
dal Salmo 53(54)
[La Parola ogni giorno – "Questo è il mio corpo, che è dato per voi". Pane di vita per le genti – Quaresima 2012 – Centro Ambrosiano]