Is 29,13-21; Sal 84; Eb 12,18-25; Gv 3,25-36
Dio promuette la redenzione che riscatta gli umili e i poveri, ma giudica e condanna gli ingiusti. (Is 29)
Gesù Cristo viene dal cielo: è il Figlio di Dio che si è fatto uomo. Da lui è annunziata la parola di Dio ed è elargito lo Spirito Santo da cui viene la vita, oltra che la grazia di comprendere ed accogliere la parola.
I testi della liturgia odierna tracciano un orizzonte di luce senza pari e di grande visione perchè introducono alla natura di Dio che non può più essere raffigurato secondo mentalità e cultura umana perchè si è rivelato. Gesù Cristo è il mediatore della nuova alleanza ed in lui è superata quella che anticamente era stata espressa in parole e forme umane.
I cristiani, coloro che accolgono la rivelazione e vi aderiscono, sono visti partecipi della comunità degli angeli e dei giusti per i quali le promesse sono già state compiute. L’invito e la sollecitazione per tutti i fedeli è di continuare ad approfondire la propria consapevolezza di quanto hanno ricevuto da Gesù mediatore che li ha introdotti nella casa del Padre.
Preghiamo col Salmo
Sei stato buono, Signore, con la tua terra,
hai perdonato la colpa del tuo popolo.
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.