Is 6,8-13; Sal 25(26); Eb 4,4-12; Mc 6,1b-5
Il Signore Gesù venne nella sua patria. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltandolo, rimanevano stupiti e dicevano:”Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? Ed era per loro motivo di scandalo.(Mc 6,1-2a.3b)
Gesù va e noi, suoi discepoli, lo seguiamo per ascoltare i suoi insegnamenti. Lo ascoltano anche i suoi concittadini, ma con stupore, meravigliandosi della sua sapienza e dei prodigi che compie. L’incredulità aleggia sulle loro labbra e nel cuore. Il Signore, davanti a questa mancanza di fede, non può compiere miracoli. Com’è il nostro ascolto? Velato di scetticismo o reso attento dalla fede? Solo in quest’ultimo caso sarà fecondo di frutti e ci farà crescere in ogni virtù ad imitazione di Cristo. Solo se saremo spazi accoglienti e disponibili, il Signore riverserà su di noi meraviglie di grazia. Chiediamo nella preghiera una fede forte e salda.
Preghiamo
Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore
egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.
dal Salmo 84(85)
[La Parola ogni giorno – "Questo è il mio corpo, che è dato per voi". Pane di vita per le genti – Quaresima 2012 – Centro Ambrosiano]