Rt 3,8-18; Sal 106 (107); Est 8,3-7a.8-12; Lc 1,67-80
«Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo». (Lc 1,67)
Questa è la profezia di Zaccaria, per essere precisi, non dovremmo definirlo “il cantico di Zaccaria”. Il vecchio sacerdote muto recupera la parola e profetizza, benedice Dio. Il figlio appena nato, precursore del Messia, lo riempie di Spirito Santo. Infatti il piccolo Giovanni è il mediatore di questa apertura; Gabriele nell’annunciazione glielo aveva detto: «Sarà ripieno di Spirito Santo». Maria, invece non profetizza; lei canta le grandi opere di Dio. A differenza di Zaccaria, sacerdote, vecchio e uomo, incredulo all’annuncio angelico che rappresenta l’Israele incredulo, Maria è laica, giovane, donna e, credendo alla parola dell’angelo, personifica l’Israele credente, il popolo fedele, accogliente, disponibile con il suo “sì” generoso alla volontà di Dio. Il Precursore avrà questo compito di ricondurre i cuori dei padri verso i figli secondo la profezia di Malachia e, nascendo, inizia già ad aprire bocca e orecchie al vecchio Israele incredulo.
Preghiamo
Non temere Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te.
Sof 3,16-17a