Rt 1,1-14; Sal 9; Est 1,1a-1r.1-5.10a.11-12; 2,1-2.15-18; Lc 1,1-17
«Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due avanti negli anni». (Lc 1,6-7)
Con questa pagina evangelica si chiude il Primo Testamento e inizia il Nuovo. Zaccaria ed Elisabetta osservavano la Legge mosaica in modo irreprensibile, tuttavia non avevano una pienezza di vita perché Elisabetta era sterile. Non avere figli, nella mentalità del tempo, era segno di una non benedizione da parte di Dio, probabilmente imbarazzante per Zaccaria che era sacerdote! L’annuncio che Zaccaria riceve da parte dell’angelo apre la possibilità di una fecondità nonostante la sterilità, come accaduto a diversi personaggi del Primo Testamento. Questo fatto apre la strada per iniziare la nuova alleanza che sarà irrevocabile, con la nascita dell’ultimo dei profeti che dovrà chiamarsi Giovanni, ossia, “Dio è misericordia”. Rinchiusi sotto l’antica Legge non vi erano umane possibilità di aprire un nuovo percorso, Dio interviene nella storia preparando gli uomini con un precursore del Messia.
Preghiamo
Gioiscano quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine.
Proteggili, perché in te si allietino
quanti amano il tuo nome.
Dal Salmo 5,12